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I genitori si separano

La separazione dei genitori è un evento molto complesso, che ha un forte impatto su tutta la famiglia: riguarda prima di tutto la coppia genitoriale, ma inevitabilmente ha importanti ricadute sull’intero sistema familiare, in particolar modo sui figli. 

Quando mamma e papà decidono di separarsi e comunicano tale decisione, i figli possono sperimentare emozioni intense e tra loro contrastanti, nonché manifestare cambiamenti a livello comportamentale e relazionale: disorientamento, risentimento, ostilità, rabbia, aggressività, ansia, colpa, tristezza, apatia e ritiro a livello sociale. 

Con il tempo tali vissuti tendono a sfumare: i figli elaborano la sofferenza, riorganizzano la loro vita sulla base della nuova identità familiare e rispondono gradualmente alle richieste che tale situazione comporta.

La separazione è un vero e proprio lutto e, come tale, deve essere elaborato. 

Tuttavia, ciò che fa principalmente soffrire i figli di genitori separati è il verificarsi di situazioni che esacerbano i vissuti legati all’esperienza della separazione e li mantengono stabili nel tempo, non permettendo un’adeguata elaborazione della separazione dei genitori ed il recupero di un buon equilibrio psicologico.

Tra esse le più comuni sono:

il conflitto:

non è la separazione in sé a sviluppare conseguenze negative sui figli, ma il livello di conflittualità che si attiva tra i genitori durante la separazione.

Se anche dopo la decisione di andare a vivere in due case separate le liti sono frequenti e/o violente, i figli assorbono quest’atmosfera ostile, sviluppando sentimenti di tristezza e/o rabbia, con il rischio di rispondere a questa situazione con comportamenti sintomatici.

Va considerato che la conflittualità non è solo quella esplicita, caratterizzata da urla e gesti plateali, ma anche quel continuo litigare latente, basato su ripicche e giochi subdoli di potere.

la strumentalizzazione:

i figli sono inevitabilmente coinvolti nella separazione dei loro genitori. La situazione, però, si aggrava nel momento in cui vengono coinvolti nei conflitti tra i genitori, assumendo il ruolo di strumento per attaccare o ferire l’altro.

Allo stesso modo, anche i continui litigi su questioni che riguardano i figli (educazione, priorità, organizzazione quotidiana), li pone al centro del conflitto, generando sensi di colpa e di responsabilità.

il genitore fantasma:

anche se mamma e papà decidono di separarsi, non cessano di essere e di fare i genitori. 

Ci possono essere, però, due situazioni altamente pericolose in questo senso: quando un genitore si allontana dalla vita del figlio in modo volontario e quando uno dei due genitori fa di tutto per isolare l’altro, impedendogli di avere rapporti con il figlio.

Situazioni di questo tipo possono essere molto gravi per l’intero sistema familiare, perché trasmettono il messaggio che la separazione non riguarda solo mamma e papà, ma anche il legame genitore-figlio.

Quali possono essere delle accortezze da usare nei confronti dei figli quando si decide d separarsi?

Bisogna dire loro ciò che sta accadendo, meglio se i genitori sono entrambi presenti nel comunicare ai figli la decisione presa.

Le spiegazioni devono essere il più possibile chiare, semplici, concrete ed adeguate all’età dei figli. Soprattutto i più piccoli, non hanno bisogno di avere tutti i dettagli tecnici e legali quanto, piuttosto, di essere rassicurati sulle conseguenze pratiche che la separazione porterà nella loro vita quotidiana: dove vivranno, quanto tempo passeranno con ciascun genitore, se nella nuova casa avranno la loro stanza, ecc.

Di grande aiuto è riuscire a fare in modo che continuino ad avere gli stessi ritmi e le stesse abitudini precedenti alla separazione e che siano mantenute le stesse regole decise e concordate insieme.

Ogni figlio reagisce in modo peculiare alla notizia della separazione dei genitori a seconda dell’età, del carattere, della personalità e del rapporto che ha con loro.

Indipendentemente da quale essa sia, la reazione dei nostri figli va accolta, compresa e gestita.

E’ importante consentire loro di fare domande, così da metterli nella condizione di esprimere pensieri, emozioni e/o sentimenti che potrebbero emergere e che potrebbero rivelarsi nocivi rispetto alla loro serenità psicologica.

I figli hanno bisogno di essere rassicurati che quello che sta accadendo non è colpa loro.

Non si devono sentire responsabili delle decisioni prese dagli adulti.

Devono avere ben chiaro che mamma e papà continueranno ad amarli sempre e per sempre, nonostante la nuova situazione familiare.

Non devono essere messi nella condizione di dover scegliere da che parte stare e/o di dover decidere con chi o contro chi schierarsi.

Davanti ai figli non bisogna mai criticare l’altro genitore, giudicarlo in maniera negativa o offensiva né, tanto meno, fare commenti o allusioni a sue eventuali relazioni extraconiugali.

E’ assolutamente da evitare la strumentalizzazione dei figli per attaccare e/o fare del male al partner

A volte, dopo la separazione, i genitori si ricostruiscono una nuova situazione sentimentale, dando vita ad una nuova famiglia.

Questi passaggi vanno affrontati lentamente e gradualmente: i nostri figli hanno bisogno di tempo per accettare di vedere mamma o papà con un nuovo compagno a fianco

I genitori non devono lasciarsi guidare dai loro stati d’animo, ma mettere sempre al primo posto le esigenze e le necessità dei figli.

Devono cercare il più possibile di mettersi nei loro panni, sforzandosi di capire ciò che provano davvero, anche quando non hanno il coraggio di dirlo apertamente

Stare vicino ai propri figli non significa viziarli o concedere loro qualsiasi cosa perché ci si sente responsabili per ciò che stanno provando.

All’inizio, il senso di colpa è quasi inevitabile.

Non deve essere un alibi, però, per non disciplinarli in maniera corretta.

I nostri figli non devono sentirsi liberi di poter fare ciò che vogliono: hanno bisogno di limiti e di regole comunque e sempre

I genitori devono essere in grado di mantenere tra loro un rapporto di rispettosa cooperazione, nel quale devono essere prioritari i bisogni dei figli e condiviso l’obiettivo di ritrovare un nuovo equilibrio familiare, caratterizzato dal rispetto e dall’armonia.

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