Nel corso della vita, può capitare di avere momenti in cui ci si sente inadeguati, indifesi, angosciati o in cui ci si comporta in un modo che non si comprende o che si giudica preoccupante. In queste circostanze, andare dallo psicoterapeuta rappresenta il più delle volte una decisione che viene presa con riluttanza, quasi con vergogna… sebbene, a pensarci bene, cercare un aiuto psicologico non è poi tanto diverso dal rivolgersi ad un meccanico per un guasto alla macchina.
Capire che la macchina ha bisogno del meccanico è di solito piuttosto semplice: se la macchina non mette in moto, fa rumori inaspettati o non ha un’andatura fluida, è automatico pensare che serva un meccanico.
Ma come capire che è opportuno chiedere una consulenza ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta?
In termini generali, è utile ed opportuno ricorrere all’aiuto di uno psicoterapeuta quando si attraversa un periodo di sofferenza psicologica che con il tempo non passa o, addirittura, peggiora tanto da creare delle limitazioni o dei veri blocchi nella vita di ogni giorno, sul lavoro, in famiglia o con gli amici.
Più nello specifico, si consiglia di andare in psicoterapia quando:
- il malessere sperimentato interferisce con l’esecuzione dei compiti quotidiani (ad esempio, si fatica a concentrarsi sul lavoro e si commettono errori);
- con l’aiuto di amici o familiari, i problemi non si sono risolti;
- consultare il medico o altri specialisti non ha cambiato nulla;
- si hanno comportamenti, reazioni o pensieri che prima non cercavano alcun problema, mentre ora si fatica a comprenderli ed a controllarli;
- ci si sente molto tristi, ansiosi, tesi o arrabbiati e si sperimentano sintomi invalidanti di varia natura;
- la sofferenza è così schiacciante da portare al ricorso a modalità autolesive (abuso di alcool o droghe, fino al suicidio) come unica modalità di gestione.
In tutti questi casi andare dallo psicoterapeuta e chiedere una consulenza può permettere di fare il punto della situazione e valutare il percorso di cure più idoneo per il recupero della serenità.
La Dott.ssa Vona Marianna psicologa e psicoterapeuta a Roma propone l’attuazione di un percorso psicoterapeutico caratterizzato da colloqui individuali a frequenza settimanale.
A volte anche pochi incontri riescono a essere d’aiuto, mentre altre situazioni richiedono un percorso di psicoterapia con una durata più lunga.
Film e telefilm descrivono situazioni nelle quali lo psicoterapeuta risolve i problemi quasi per magia in un quarto d’ora oppure costringe il paziente a una decina d’anni di trattamento. La verità sta nel mezzo e, se da un lato è impossibile che un unico incontro sia risolutivo, dall’altro non è affatto necessario che una psicoterapia sia senza fine.
Ci vuole tempo per capire la natura del problema che causa sofferenza e che compromette la qualità della vita, per individuarne il significato e per cambiare il modo di reagire ad esso, mettendo in gioco nuove risorse. Ci vuole tempo perché, sebbene lo psicoterapeuta sia un professionista adeguatamente formato, che utilizza metodi e tecniche che la ricerca scientifica ha dimostrato efficaci, non possiede nessuna verità che, rivelata al paziente, possa miracolosamente guarirlo.
Mettere a frutto le risorse che si possiedono, trovare nuovi equilibri per soddisfare i propri bisogni e per superare le proprie difficoltà, è un obiettivo che si raggiunge in due: un obiettivo che poggia tanto sulla competenza dello psicoterapeuta, quanto sulla personalità di chi si rivolge allo psicoterapeuta, sulle sue modalità di elaborazione, sulla sua motivazione al cambiamento e ad abbandonare modi di pensare, di fare esperienza e di comportarsi che si sono rivelati disfunzionali.
La Dott.ssa Vona Marianna psicologa e psicoterapeuta a Roma aiuta il paziente ad aiutarsi: è come un giardiniere che ripulisce il terreno dalle erbacce e fornisce acqua, luce e nutrimento alla pianta per cui, se la pianta crescerà, dipenderà dalle cure fornite e dal modo in cui la pianta reagisce ad esse.